Sportello unico per l’edilizia: a che punto siamo?

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Indagine su un campione di 1.500 Comuni: circa il 46% dei Comuni intervistati ha istituito il SUE, e nell’89% dei casi lo sportello è organizzato in forma singola.
Sul sito di Italia Semplice è stato pubblicato il monitoraggio sull’operatività dello sportello unico per l’edilizia (SUE) come previsto dall’Agenda per la semplificazione 2015 – 2017.

Attraverso una indagine su un campione di almeno 1.500 Comuni, sono stati rilevati: 1) l’istituzione dello Sportello; 2) il carattere decisorio dello sportello e l’effettiva acquisizione d’ufficio degli atti preliminari; 3) l’acquisizione d’ufficio della documentazione in possesso della PA; 4) l’integrazione con il SUAP; 5) la presenza di un sistema informativo di front office (presentazione e accettazione pratiche) e/o di back office (gestione documentale e procedimentale); 6) il numero e la tipologia dei titoli edilizi in modo da verificare la diffusione di SCIA e CILA; 7) l’adozione dei moduli standard; 8) l’attuazione delle disposizioni in materia di autocertificazione dell’agibilità.

RILEVAZIONE ISTAT

La rilevazione è stata completata dall’Istat su un campione rappresentativo di Comuni. I dati provvisori evidenziano che: 1) circa il 46% dei Comuni intervistati ha istituito il SUE (nell’89% dei casi il SUE è organizzato in forma singola); 2) nei Comuni che hanno istituito (o aderito ad) un SUAP, le funzioni di SUE e SUAP non sono unificate nel 70% dei casi (in queste circostanze le funzioni di edilizia produttiva sono gestite prevalentemente dai SUAP); 3) in oltre l’80% dei casi il SUE acquisisce d’ufficio i documenti e le informazioni già in possesso della pubblica amministrazione; 4) la percentuale dei casi in cui il SUE acquisisce, anche da amministrazioni diverse dal Comune, i pareri e le autorizzazioni preliminari necessarie per avviare l’intervento edilizio si colloca tra il 75-90%; 5) il 50% dei SUE acquisisce l’istanza on-line; 6) il 55% dei SUE ha un sistema informatizzato di back-office per la gestione documentale e procedimentale delle pratiche edilizie.

Per quanto riguarda le Regioni dell’Obiettivo Convergenza, nel periodo giugno-settembre 2015, è stata condotta un’indagine rivolta a 169 amministrazioni comunali (70 in Campania, 25 in Calabria e 74 in Puglia) con popolazione superiore a 3000 abitanti e che avevano un SUE formalmente istituito. All’indagine, condotta tramite interviste telefoniche, hanno risposto 139 amministrazioni comunali (58 in Campania, 21 in Calabria e 60 in Puglia).

LE CRITICITÀ

La quasi totalità dei rispondenti (pari al 96%) ha affermato che il SUE è organizzato in forma singola. Nell’88% dei casi il SUE costituisce l’unico punto di contatto con l’utenza e si interfaccia direttamente con altri enti e uffici coinvolti nel procedimento. Le maggiori criticità riscontrate sono relative al livello di collaborazione con gli enti coinvolti nei procedimenti (giudicato scarso nel 25% dei casi), alla gestione della pratica on line (nel rapporto con gli altri enti coinvolti nel procedimento le amministrazioni utilizzano sempre modalità miste; cartaceo, PEC, data base condivisi) e nei rapporti con il SUAP (le pratiche di edilizia produttiva arrivano direttamente al SUE tramite il SUAP solo nel 62% dei casi).

Le amministrazioni manifestano esigenze di: consulenza nell’interpretazione della normativa, soprattutto relativa ad alcune tematiche specifiche quali l’efficientamento energetico e le energie alternative; affiancamento sulle modalità di accorpamento delle funzioni con altri Comuni, in un’ottica di forma associata del SUE; formazione sull’iter del procedimento per tutti gli enti e uffici coinvolti. Le azioni di affiancamento proseguiranno nell’ambito del nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali.

MISURE CORRETTIVE

Sono state individuate prime misure correttive in materia di agibilità e sismica. La previsione della Scia “Unica” e la nuova disciplina della Conferenza dei servizi, approvate in via preliminare dal Consiglio dei ministri il 20 gennaio 2016, affrontano i fondamentali nodi critici per il funzionamento dei SUE.

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