Gestioni associate, proroga confermata e controlli in collaborazione con l'Anci


Le proroga dei termini per le gestioni associate annunciata dal Governo (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 23 gennaio) viene messa nero su bianco dal ministero dell’Interno, in una circolare alle Prefetture che “corregge” le prime indicazioni diffuse due settimane fa. Le nuove istruzioni prendono la mossa proprio dal fatto che la Conferenza Stato-Città della settimana scorsa «ha registrato positivamente un’ipotesi di differimento dei termini» oggi in vigore, secondo cui i Comuni fino a 5mila abitanti (fino a 3mila se appartementi a Comunità montane) avrebbero dovuto associare la gestione di tutte le funzioni fondamentali a partire dallo scorso 1° gennaio.

Le nuove indicazioni
Secondo le nuove istruzioni, le Prefetture verificheranno lo stato di avanzamento dei modelli di gestione associata delle funzioni fondamentali sulla base degli elementi di analisi elaborati dalle conferenze provinciali permanenti, in collaborazione con le sezioni regionali dell’Anci. Il Viminale richiama l’intesa raggiunta in Conferenza ed evidenzia come la stessa riporti la definizione dei modelli di governance delle funzioni alle conferenze provinciali permanenti, con le quali sono chiamate a collaborare le rappresentanze territoriali dell’Anci. Questo percorso dovrebbe consentire di valutare le varie criticità nelle singole realtà locali e permettere, quindi, la definizione di modelli ottimali. Allo strumento principale delle Unioni di comuni è infatti affiancabile l’utilizzo delle convenzioni per le gestioni associate, riferibile a moduli di raccordo variabili per funzioni e comuni interessati. L’intervento sostitutivo dei Prefetti viene quindi sospeso, ma gli stessi rappresentanti del Governo dovranno verificare quanto fatto dalle conferenze provinciali, per riportarlo al ministero dell’Interno, il quale utilizzerà i riscontri nelle attività in Conferenza unificata.

Nota_ministero_gestione_associata

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