Dall’Italia degli 8000 campanili all’Italia delle 1000 efficienze


Unificare i servizi amministrativi dopo i servizi pubblici degli enti locali significa far fare un grande passo avanti alle Unioni dei Comuni.
Se cogliamo l’innovazione di quest’innovazione uscendo da una logica di pura spendine review rimediamo allo scempio fiscale figlio della sciagurata riforma del Titolo V°.
Una volta accorpati i servizi pubblici e i servizi amministrativi sarà logico porsi in un’ottica di progressivo svuotamento delle funzioni campanilistiche dei Comuni arrivando in maniera graduale a quegli Ambiti Territoriali ottimali dal punto di vista del rapporto costi/benefici. Ambiti che abbiano il giusto equilibrio geografico/demografico per contemperare la conoscenza delle necessità del territorio con un dimensionamento finanziario appropriato.
Mobilità, scuola, servizi sociali, sicurezza, wifi … sono questi i servizi di cui hanno bisogno i cittadini degli 8000 Comuni italiani non di gonfaloni municipalistici e uffici amministrativi utili solo a mungere multe e tasse.
La riforma riuscirà se faremo capire questo ai cittadini di Abano Terme, Abbadia Cerreto, Abbadia Lariana … Zumpano, Pungoli, Zungresi. Essi saranno sempre Aponensi, Cerretesi, Abbadiensi …
Zumpanesi, Zungolesi, Zungresi ma pagheranno meno multe e meno tasse.
linee guida riforma pubblica amministrazione del governo Renzi
Le future regioni secondo la Societa Geografica Italiana