Programma 6.000 campanili

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l Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha pubblicato l’elenco dei 115 Comuni ammessi al finanziamento per il primo Programma 6000 campanili.

Il decreto con la graduatoria dei Comuni ammessi è stato firmato dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, e inviato alla Corte dei conti. L’elenco riporta i 115 progetti finanziati con il fondo di 100 milioni di euro stanziato nel Decreto del Fare (DL n. 69/2013, convertito nella legge n. 98/2013).

In arrivo una seconda graduatoria con 60 Comuni

A breve Lupi firmerà un secondo decreto con la graduatoria dei circa 60 Comuni finanziati con gli ulteriori 50 milioni di euro assegnati al Programma 6000 Campanili dalla legge di Stabilità.

“La modalità operativa del fondo prevede la stipula di singole convenzioni tra i Comuni finanziati e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Gli uffici del ministero si sono già attivati in tal senso in modo da essere pienamente operativi per l’erogazione dei fondi non appena giungerà il via libera dalla Corte dei conti. Al Programma 6000 campanili sono state destinate anche risorse non spese dei Fondi strutturali europei per le regioni del Sud. Queste nuove dotazioni sono utilizzabili per i progetti presentati dai Comuni delle regioni del Mezzogiorno, altri mille interventi circa su cui sono in corso le verifiche per l’inserimento nell’elenco delle opere finanziate”, precisa una nota del Mit.

Nuove risorse per il 2014 e il 2015

Ministero e Governo intendono destinare nuove risorse al Programma 6000 campanili durante il 2014 e per il 2015. Nella nota il Mit evidenzia il successo dell’iniziativa: 3.600 i progetti presentati “in grado di mettere in moto immediatamente l’economia locale per opere infrastrutturali di piccola entità (tra i 500mila euro e il milione) nei Comuni sotto i cinquemila abitanti, con una evidente riqualificazione del territorio e una significativa ricaduta occupazionale”.

Borghi (PD): risorse distribuite senza logica qualitativa

“La pubblicazione di oggi da parte del ministro Lupi della prima graduatoria del programma 6000 campanili ha portato in evidenza tutti i limiti dello strumento, che in commissione il Pd aveva evidenziato senza ricevere riscontri dal ministro”, ha dichiarato Enrico Borghi, capogruppo Pd in commissione Ambiente, Lavori pubblici e Infrastrutture della Camera dei Deputati. “L’esaurimento della graduatoria al 24 secondo, la sostanziale assenza di Regioni significative (Toscana ed Emilia Romagna hanno un unico progetto a testa selezionato ad esempio, come la Valle d’Aosta ricca di piccoli comuni), la totale casualità nella redistribuzione di risorse a scapito totale di ogni logica qualitativa impongono una revisione di questa modalità che affida alla roulette il compito di attribuire importanti risorse pubbliche. Se a ciò aggiungiamo che sono in arrivo ulteriori dotazioni finanziarie destinate esclusivamente alle regioni del Sud, si fa concreto il rischio che alla casualità e occasionalità si aggiunga anche la sperequazione territoriale. Servono – sottolinea Borghi – urgenti correttivi, ad esempio espungendo i comuni delle aree convergenza dalla quota di finanziamento nazionale, e l’impegno formale del ministro Lupi a porre in atto correttivi e nuovi stanziamenti al fine di non penalizzare i tanti comuni esclusi per motivazioni di carattere indipendenti dalla loro volontà. Si consideri, inoltre, che i comuni montani sono stati penalizzati nella circostanza dalla inadeguatezza delle linee informatiche, condizione che ha premiato comuni di pianura dotati di banda larga. Serve un impegno preciso e formale del ministro Lupi in tal senso, perché così non va”.
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