Approvato nuovo Isee: furbetti in allerta

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E’ stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri il nuovo Isee, indicatore della situazione economica equivalente. Aumentano i controlli incrociati e diminuiscono le autocertificazioni
Come segnala il portale Skuola.net , il decreto ministeriale approvato ieri, 3 novembre, in sede del Consiglio dei Ministri, sembra ufficialmente porre la parola “fine” alle furbe trovate di tanti imbroglioni che da sempre dichiarano un patrimonio nettamente inferiore a quello effettivo. La nascita del nuovo Isee riguarda in maniera diretta anche moltissimi studenti universitari. A pochi giorni dalla notizia della studentessa romana che dichiarava un Isee inferiore ai 20mila euro ma andava all’università con la Ferrari di papà, il provvedimento del Governo prospetta buoni propositi per tutti i reali bisognosi aventi diritto a sconti, agevolazioni e borse di studio.

LIMITI DEL VECCHIO ISEE- Con l’Isee vigente sino all’altro ieri, accadeva che moltissime erano le famiglie che autodichiaravano il falso pur di non pagare le tasse sino all’ultimo centesimo. Nel documento del Ministero del Lavoro allegato al decreto di riforma si legge: “si è verificata una sistematica sottodichiarazione sia del reddito (anche rispetto al reddito Irpef) sia del patrimonio”. Una prassi, questa, diffusa stranamente anche tra nuclei familiari di alta estrazione sociale. Un’abitudine riscontrabile tra gli universitari anche benestanti è infatti quella di far figurare un cambio residenza dalla propria abitazione a quella di nonni o lontani parenti. Il tutto per ottenere borse di studio, posti alloggio gratuiti, e sconti che lo Stato riserva agli studenti bisognosi. Ma con il nuovo Isee i furbetti diranno addio a qualsiasi privilegio precedentemente conquistato in maniera truffaldina.

IL NUOVO ISEE – Con il nuovo Isee, le regole cambiano. Infatti sarà possibile autocertificare solo una minima parte dei dati richiesti. Il calcolo di quelli più importanti, come il reddito complessivo, sarà affidato direttamente alla pubblica amministrazione. Inoltre, come dichiarato da Enrico Giovannini, il nuovo Isee includerà anche le forme di reddito fiscalmente esenti, con l’obiettivo di conferire una più significativa incidenza alla componente patrimoniale. Aumenteranno inoltre i controlli incrociati delle banche dati fiscali e contributive, e in caso di perdita di lavoro o cassa integrazione sarà possibile aggiornare il proprio indicatore della situazione economica equivalente.

STUDENTI IN ALLERTA – E’ opportuno pertanto informarsi in maniera puntuale relativamente agli effetti provocati dalla nascita del nuovo Isee e anche capire come ricalcolarlo. Gli universitari possono rivolgersi a tale scopo agli uffici regionali concernenti i servizi scolastici e universitari, all’INPS o anche al Centro di Assistenza Fiscale, e aggiornarsi tempestivamente senza rischiare di essere multati o scendere di fascia. L’importante è attenersi a quanto previsto dal decreto ministeriale ed essere precisi nella parte concernente le autocertificazioni, considerando che con il nuovo Isee e l’aumento dei controlli, è meglio dichiarare con precisione i dati richiesti.
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