Presentata la bozza del Piano nazionale aeroporti


Sono state presentate ad una delegazione della Conferenza delle Regioni dal ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, in bozza le linee guida del Piano nazionale aeroporti.

E il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha partecipato alla riunione, ha sostenuto di essere soddisfatto perchè “con l’approvazione della variante al Pit e con la decisione di costituire la holding, gli aeroporti di Pisa e di Firenze sono rientrati nella fascia A da cui prima erano state esclusi dal piano dell’ex ministro Passera”.

“Stare in questa fascia – spiega Rossi – vuol dire essere con gli aeroporti nazionali strategici di Milano, Roma, Bari, Bologna. Sono aeroporti che per volumi e bacini, per livello di collegamenti internazionali, svolgono il ruolo di gate intercontinentale di ingresso al paese. Ne’ Pisa ne’ Firenze avrebbero potuto svolgere questo ruolo da soli. Questo risultato e’ il frutto diretto delle decisioni che hanno preso la giunta e il consiglio regionale. Adesso bisogna andare avanti senza indugi e continuare a lavorare perche’ la Toscana diventi sempre piu’ una regione moderna e europea anche sotto il profilo delle infrastrutture”.

Rossi ha poi aggiunto: “Stare in questa fascia vuol dire anche poter ottenere i finanziamenti per le infrastrutture di servizio dell’aeroporto, per il migliore accesso e per l’intermodalità”.

“Il prossimo appuntamento – spiega Rossi – sarà la conferenza Stato-Regioni per passare all’approvazione definitiva. Noi dovremo accelerare sulla approvazione della variante, sulla holding e, insisto, sulla societa’ unica, idea che all’inizio aveva suscitato reazioni negative sia a Firenze che a Pisa e che invece si conferma come essenziale nell’interesse delle due citta’ dell’intera Toscana”.

Soddisfatto anche l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Umbria, Silvano Rometti, in quanto ”L’aeroporto perugino ‘San Francesco d’Assisi’ vede finalmente riconosciuto il suo ruolo strategico: nel Piano che riordinera’ il settore aeroportuale sara’ tra quelli di interesse nazionale”.

La riunione è stata preceduta da una serie di incontri della ”cabina di regia” concordata con il ministro Lupi e composta da Ministero, Enac e Regioni.

”E’ stato definitivamente scongiurato il rischio di declassamento dello scalo umbro, ingiustamente penalizzato nell’atto di indirizzo del precedente Governo che non teneva conto delle sue funzioni e delle sue potenzialita’ di sviluppo, e non lo aveva incluso tra i 31 classificati di interesse nazionale – sottolinea Rometti – Quel documento e’ ora superato, nell’avviare il confronto con le Regioni, il Ministero lo ha accantonato e ora, nella bozza di Piano per il riordino organico delle infrastrutture aeroportuali italiane, della loro ”governance’ e dei loro servizi, che il ministro Lupi si e’ impegnato a presentare entro il 30 settembre, il ”San Francesco d’Assisi’ e’ ricompreso tra i 40 aeroporti di interesse nazionale, suddivisi tra ”principali’ e di ”servizio’. Sara’ pertanto lo Stato a continuare a farsi carico dei costi per la sua gestione”.