Consiglio ministri: varato decreto su sisma 2012, Piombino, Expo 2015



Quello del 24 aprile dovrebbe essere l’ultimo Consiglio dei ministri del governo Monti. Consiglio che ha varato un decreto che contiene misure in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per la ricostruzione in Abruzzo, l’emergenza rifiuti a Palermo, la proroga della gestione commissariale degli impianti di depurazione in Campania, la dichiarazione di Piombino come area di crisi industriale complessa e gli interventi necessari per assicurare la realizzazione nei tempi previsti delle opere per “Expo 2015”.
Per quanto riguarda il sisma del 2012 il decreto legge proroga fino al 31 dicembre 2014 lo stato di emergenza conseguente al sisma del 20 e 29 maggio 2012. Allo stesso modo, vengono riaperti fino al 15 giugno 2013 i termini per la presentazione delle domande degli aventi diritto per accedere ai finanziamenti agevolati anche per il pagamento dei tributi, contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei premi per l’assicurazione obbligatoria. Viene previsto di conseguenza l’adeguamento della convenzione tra Cassa Depositi e Prestiti e ABI.
”Un altro passo positivo e doveroso, necessario alla prosecuzione degli interventi”. Commenta così il commissario straordinario per la ricostruzione, e presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani. “Cosi’ si evita una pericolosa incertezza nell’azione delle istituzioni e si garantisce un po’ di respiro alle imprese. Ma non basta. Ora ci aspettiamo che le Camere, con l’impegno in prima linea dei parlamentari emiliano-romagnoli, introduca una serie di altre indispensabili e indifferibili misure”.
Sulla ricostruzione in Abruzzo il decreto prevede poi alcune misure per consentire la prosecuzione dell’assistenza alla popolazione della Regione Abruzzo colpita dal sisma del 6 aprile 2009, nonché per favorire la ricostruzione anche attraverso attività straordinarie di demolizione e abbattimento di edifici pericolanti e rimozione delle macerie.
Inoltre sono state varate delle misure relative al porto di Piombino. Il provvedimento dichiara “area di crisi industriale complessa” la cittadina toscana e definisce le regole per l’ammodernamento e l’adeguamento del porto.
Il piano di ammodernamento è già previsto dal Piano regolatore del porto ma, per accelerarne i lavori, il provvedimento dà al Presidente della Regione Toscana l’incarico di commissario straordinario, il quale si avvarrà come soggetti attuatori del Comune di Piombino e dell’Autorità portuale. Tra gli interventi più urgenti: il dragaggio dei fondali, il completamento dello svincolo fra la Tirrenica e il porto, il risanamento dei sedimenti contaminati del porto.
Le risorse per completare le opere saranno oggetto di un’intesa fra le istituzioni interessate da concludere entro un mese e mezzo. L’intesa interistituzionale consente di sbloccare 90 milioni di euro.
In tal modo il Governo intende dare un importante contributo al superamento della grave crisi industriale e occupazionale che affligge la zona di Piombino. In questo senso, il forte ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture portuali e la realizzazione del collegamento viario tra l’area siderurgica e portuale e l’asse stradale Cecina-Civitavecchia costituiscono un intervento decisivo per il rilancio delle attività produttive dell’intera zona.
“L’approvazione del decreto – commenta il presidente della regione Toscana Enrico Rossi – è per noi un doppio motivo di soddisfazione. Da una parte infatti, consentendo di avviare subito i lavori, rende effettivamente praticabile la destinazione della Costa Concordia nel porto di Piombino. Si accelerano poi gli interventi infrastrutturali, tra cui le opere portuali previste dallo specifico Piano regolatore, la bretella di accesso al porto e gli interventi di bonifica della zona. Tutto questo si lega all’attesa dichiarazione dell’area come situazione di crisi industriale complessa, un riconoscimento che apre nuove concrete prospettive di riqualificazione e rilancio complessivo di quello che per la nostra regione rappresenta un settore strategico, vitale per l’intero sistema economico toscano, il secondo polo siderurgico a livello nazionale. Ci auguriamo ora che si vada quanto prima alla firma dell’intesa che renderà operativo il decreto”.
Il decreto sarà reso operativo da un’intesa – che dovrà essere firmata da Regione, Enti locali, Autorità portuale, Ministeri di ambiente, sviluppo economico, infrastrutture – dove sarà definita la destinazione delle risorse, che ammontano complessivamente a 110 milioni, cui se ne aggiungono altri 50 per la viabilità.
Tra le emergenze prese in considerazione rientrano anche gli interventi concernenti l’Expo2015 di Milano. Infatti, la legge di riforma della Protezione civile varata dal Governo Monti aveva sottratto dagli interventi di protezione civile quelli connessi alla gestione dei cosiddetti “Grandi Eventi”. La stessa legge aveva tuttavia, in considerazione della straordinaria importanza e degli impegni internazionali assunti in relazione all’evento, espressamente mantenuto come Evento da gestire con poteri straordinari l’Expo2015.
In coerenza con questa impostazione, e per accelerare la realizzazione degli interventi, il decreto di oggi modifica la governance unificando le figure del Commissario straordinario del Governo con quella del Commissario generale dell’Esposizione. Al nuovo Commissario Unico – che verrà nominato dal prossimo Presidente del Consiglio – vengono attribuiti poteri in deroga alla legislazione vigente a mezzo ordinanza, nonché poteri sostitutivi per risolvere eventuali criticità. In tali attività potrà essere coadiuvato da un massimo di 3 delegati da scegliere nell’ambito di riconosciute professionalità nelle discipline giuridiche, economiche ed ingegneristiche e tra soggetti di comprovata esperienza istituzionale. In particolare il decreto prevede che uno dei delegati sia scelto nel ruolo dei Prefetti.
Il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, ha espresso “grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri, della legge speciale su Expo”.
“Esprimo un giudizio fortemente positivo – ha detto Maroni- su un decreto che avevo chiesto con il sindaco Pisapia e concordo con lui che la presenza del commissario unico sarà condizione per concludere in tempo i lavori per l’Esposizione universale”.