Pressing dei sindaci sul governo

image_pdfimage_print


I sindaci protestano per i tagli loro imposti che rischiano di penalizzare i servizi; ma dai relatori al decreto sulla spending review arriva la conferma che le modifiche al provvedimento saranno limitate: ci dovrebbe essere il ripristino dei fondi alla ricerca, per 30 milioni, mentre appare quasi impossibile un ulteriore allargamento della platea dei lavoratori in mobilità o esodati ammessi ad andare in pensione con le regole precedenti alla riforma. Il malumore dei Comuni si concentra sui 500 milioni tagliati quest’ anno, destinati a diventare 2 miliardi dal 2013. Una riduzione che avrebbe comunque carattere lineare e che secondo i primi cittadini impedirebbe di fatto il rispetto del Patto di stabilità. Dopo la manifestazione a Roma la delegazione dell’ Anci, guidata dal presidente Del Rio, ha incontrato il ministro dei Rapporti con il Parlamento Piero Giarda. Il colloquio a detta degli interessati è andato «decisamente male». Il ministro, che pure ha espresso pubblicamente alcune perplessità sulle modalità con cui sono imposti i risparmi agli enti locali (in particolare per il rischio di penalizzare quelli virtuosi) ha confermato che i saldi del decreto devono essere mantenuti: sono possibili aggiustamenti al meccanismo di ripartizione dei sacrifici, ma la loro entità non può cambiare. Qualche limatura, ma non sul tema dei trasferimenti agli enti locali, si sta facendo strada in commissione al Senato, come hanno spiegato i relatori Giaretta (Pd) e Pichetto Fratin (Pdl). In particolare rispetto ai tagli imposti al settore della ricerca che saranno con tutta probabilità rivisti per 30 milioni. Quanto all’ obbligo di vendere o chiudere le società in house che lavorano per la pubblica amministrazione, dovrebbero essere inseriti criteri più graduali. Niente da fare invece per lavoratori in mobilità e esodati. Non si sono fondi disponibili per allargare la platea dei «salvati» rispetto alla riforma Fornero, che imponendo un rinvio anche di vari anni della pensione rischia di lasciare senza reddito chi per vari motivi ha già lasciato il lavoro. Godranno del paracadute 120 mila persone (65 mila previsti dal decreto salva-Italia, altri 55 mila aggiunti proprio con quello della spending review). La Ragioneria generale dello Stato ha già chiarito che ulteriori fondi non potranno essere trovati all’ interno della stessa riforma delle pensioni: servirebbe una copertura autonoma

RelatedPost

Share This Post

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>