Decisivo semplificare i livelli di governo per riordinare lo Stato



L’ ATTUAZIONE di un processo di revisione della spesa a carattere selettivo e non indifferenziato è una sfida ambiziosa, perché richiede molta abilità di analisi, lavoro quotidiano, capacità di distinzione, mantenendo, comunque, uniti in una visione di sistema i due versanti della revisione. Il primo è il versante più strettamente economico-finanziario, che riguarda l’ eliminazione degli sprechi – attività necessaria poiché orientata a dare sperabilmente risultati nell’ immediato. Il secondo versante è quello ordinamentale, finalizzato a rendere strutturali e stabili nel tempo i risultati del nuovo sistema di spesa, da parte soprattutto degli apparati preposti alla gestione di tali spese. A questo proposito ritengo che vada colta e sottolineata l’ importanza, in primo luogo, dell’ impegno diretto del presidente del Consiglio e, in secondo luogo, della relazione del Comitato. Credo, inoltre, che questi elementi denotino la volontà del governo di seguire, per tutta la sua durata, il processo di revisione della spesa in maniera continuativa, in ragione della sua utilità. Ci sono anche politiche più generali che incidono su altri versanti, come le politiche di semplificazione e liberalizzazione, da cui derivano un arretramento del pubblico e, al contempo, una migliore gestione della spesa sociale e per i servizi, che in Italia è già a livelli molto bassi. Nell’ ambito di questa riforma di tipo strutturale, ha una particolare importanza anche la cosiddetta semplificazione dei livelli di governo che corrisponde a un riordino sia dei servizi e dell’ organizzazione delle autonomie locali – mi riferisco soprattutto alle province – sia dell’ amministrazione periferica dello Stato sul territorio, con tutte le sue articolazioni, che non si riducono solo all’ amministrazione civile dell’ interno. Una sfida impegnativa, che bisogna avere la forza e la determinazione di affrontare, sapendo che ciò non è realizzabile senza rivedere il modello organizzativo della Pubblica amministrazione. Sono, infine, convinto che il collegamento tra la revisione della spesa e i meccanismi oggettivi di razionalizzazione da una parte, e l’ applicazione di un performance management agli apparati pubblici dall’ altra, sia una operazione necessaria, che può avere qualche chance di riuscita solo con la formazione e l’ impegno quotidiano di ognuno nelle amministrazioni, accompagnati da uno spirito unitario che coinvolga tutte le presenze all’ interno dell’ amministrazione, dai dirigenti ai dipendenti. Solo grazie a un buon avvio, una tale sfida potrebbe avere, auspicabilmente, discrete possibilità di successo.