Delrio: ridurre contenzioso Stato-Regioni e avviare federalismo alla tedesca

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“Questo Paese è molto bravo nel fare le leggi e poco nell’amministrazione concreta: lo Stato ha impugnato 120 leggi regionali nel 2012, ho detto ai miei uffici di ridurle a meno della metà”. Lo ha detto il Ministro per gli Affari Regionali, Graziano Delrio, intervenendo alla Summer School della Confartigianato. “Questo dato dà l’idea della confusione che c’è” aggiunge Delrio, che sottolinea come “le riforme istituzionali servono esattamente a questo: dare un quadro legislativo molto semplificato dove sia chiaro chi fa che cosa”.
“Dobbiamo attivare un federalismo vero, semplificazioni non finte e ridurre gli oneri su imprese e famiglie”, ha poi detto il Ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, al suo arrivo alla Summer School della Confartigianato a Roma.
“Il modello è quello tedesco” sottolinea Delrio, che alla domanda se una crisi politica rallenterebbe il processo di riforma risponde: “sicuramente avrebbe ripercussioni negative”. Non solo: sulle riforme “sarebbe uno schiaffo al paese se si fallisse l’ennesima volta e se non ci fosse neppure la riforma della legge elettorale, ci troveremmo di fronte a una rabbia sociale piu’ elevata di quello che pensiamo”.
Nel frattempo l’Anci sollecita lo stesso Delrio, Saccomani e Letta ad insediare il tavolo negoziale Governo-Anci sulla cui necessità si era convenuto negli incontri del 7 e del 27 agosto”. E’ questo il motivo che ha spinto il presidente dell’Anci, Piero Fassino, a scrivere una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e ai due Ministri.
Fassino ricorda “che vanno portate a completa e rapida definizione o vanno istruite questioni di grande rilevanza per l’ordinato svolgimento dell’attività istituzionale e finanziaria dei Comuni, a partire dalla presentazione dei bilanci entro il 30 novembre prossimo”. Il presidente Anci si riferisce “all’adozione urgente del decreto relativo alla integrale ripartizione del Fondo di solidarietà comunale, la cui verifica dei dati è di fatto ultimata e su cui vi è un preciso impegno ad una integrazione finanziaria rispetto alla previsione iniziale, decreto a cui è connesso il provvedimento di riparto del taglio 2013: tutte informazioni contabili necessarie a predisporre i bilanci’”. Fassino sottolinea poi l’urgenza ”di provvedere alla erogazione della compensazione della prima rata IMU prima casa, nonché alle relative garanzie per l’integrale copertura della seconda rata, incluse le variazioni di aliquota deliberate dai Comuni, nonché sull’architettura della nuova imposta, la cosiddetta service tax, che dovrà sostituire integralmente o parzialmente la tassazione sulla prima casa. Parallelamente ritengo opportuno ricordare l’impegno assunto dal Governo nell’incontro del 7 agosto in ordine al ristoro delle risorse mancanti dal gettito Imu 2012, su cui è necessario giungere ad una soluzione, nonché quello relativo alla proroga del termine del 30 settembre per la restituzione delle anticipazioni di tesoreria”. Ma sono anche altre le tematiche che per il presidente Fassino dovranno trovare sede nell’ambito del disegno di legge di stabilità per il 2014 ”il completamento del confronto in ordine all’allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità per i Comuni, nonché un ripensamento sull’estensione del Patto medesimo ai piccoli Comuni, la predisposizione di un pacchetto di norme di semplificazione della vita organizzativa degli Enti. Tutte questioni che sollecitano la costituzione del tavolo nazionale nei tempi più rapidi”.
Da ultimo, Fassino ribadisce l’opportunità dell’insediamento della ‘Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica’ ”che attendiamo da tempo e rappresenta la sede deputata ad una verifica generale per avere un quadro completo e veritiero del contributo che ciascun Comparto ha dato e dà al risanamento e agli equilibri di bilancio, ribadendo che il sistema dei Comuni non puo’ sopportare altri tagli alle proprie risorse”.

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