Imposta Imu al primo Acconto molte Difficoltà, Serve una Proroga

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Un piccolo segno di attenzione è arrivato, ma non basta. Il governo ha fatto sapere (con una semplice circolare) che chi dovesse sbagliare i conti dell’ Imu, l’ imposta sugli immobili, da versare entro il 18 giugno, non si vedrà applicare sanzioni. Ma solo per l’ acconto e solo se le difficoltà di calcolo sono obiettive e a patto che il saldo poi sia regolare… Un segno ancora piccolo, come si può vedere. Visto che si brancola quasi nel buio. Servirebbe un atto più ufficiale di una circolare e che resti nella memoria, spesso evanescente, dei controllori. Si sussurra, anche, che un decreto per lo spostamento dei versamenti di Unico – in scadenza il 18 giugno – sia all’ esame del governo. Un segnale di attenzione, dopo la proroga concessa per i 730, vista la mole di lavoro che quest’ anno aspetta i contribuenti e i professionisti a causa delle molte novità introdotte nel 2011. Ad esempio non si sa ancora come debba essere calcolata e versata l’ Ivie: l’ imposta sul valore degli immobili esteri. Non ci sono nemmeno i codici tributo per pagarla. Ma è necessario che la proroga venga estesa anche all’ Imu. Esistono ancora troppe incertezze. E ci sono continui mutamenti. L’ ultima circolare, ad esempio, sferra un colpo a sorpresa assoggettando a imposizione i terreni incolti, gli orticelli, i fondi coltivati per diletto che finora erano esenti dall’ Ici. Una tassa in più, insomma. Troppe le difficoltà ancora da superare. Non si capisce, ad esempio, come mai il Fisco abbia deciso di sfruttare a fondo l’ arma dell’ informatica per lottare contro l’ evasione. Ma poi costringa i contribuenti a calcolare direttamente la fetta di Imu che va allo Stato e quella di competenza dei comuni. Non si possono usare i computer a questo scopo, invece di utilizzarli per chiedere la documentazione a milioni di contribuenti che hanno fatto il 730 ottenendo, tra l’ altro, il visto di conformità (regolarità) dai Caf? Le difficoltà che i contribuenti stanno affrontando sono il risultato della nuova strategia del rigore che non sempre (anzi quasi mai) è andata, purtroppo, di pari passo con la strategia della semplificazione. Sappiamo benissimo che l’ Imu è necessaria per tamponare i conti pubblici e quelli dei comuni. È già un’ imposta pesante: ci costerà più di 21 miliardi. Facciamo di tutto per non renderla intollerabile.
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